SOFIA E DANIEL, LE NOSTRE VOCI NELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI

Se avete terminato i vostri studi prima del 1996 probabilmente non avrete mai sentito parlare della consulta provinciale degli studenti (CPS). Che cos’è la CPS? Che ruolo ha nella vita di noi studenti delle scuole secondarie di secondo grado?

 

La CPS è un organismo istituzionale di rappresentanza degli studenti frequentanti la scuola secondaria di secondo grado, il suo compito principale è quello di garantire il confronto tra gli istituti attraverso la realizzazione di progetti che coinvolgano il maggior numero di studenti ed istituti, l’integrazione di attività extracurricolari, la formulazione di proposte di grandezza troppo elevata per un singolo istituto, la stipulazione di accordi con enti locali, associazioni e organizzazioni del mondo del lavoro. Le consulte dispongono di fondi propri da utilizzare per la creazione di progetti volti al sostegno della partecipazione studentesca nella propria realtà territoriale.

 

 Le consulte sono formate da due rappresentanti per ogni istituto della provincia, eletti dagli stessi studenti dell’istituto ogni due anni o prima nel caso in cui per qualsiasi causa cessino dall’incarico o perdano i requisiti di eleggibilità.

 

La consulta è un diritto di noi studenti come quello di riunirsi in assemblea, che alcuni ragazzi come noi tanti anni fa dopo tante manifestazioni e lotte hanno ottenuto, ma come i diritti si possono ottenere si possono anche perdere ed è un nostro dovere continuare a lottare per mantenerli.

 

Abbiamo chiesto ai nostri rappresentanti, Sofia Zucca e Daniel Popa, cosa pensavano riguardo alcuni argomenti e queste sono state le loro risposte:

 

Quali sono i vostri obiettivi?

Come obiettivi prefissati vorremmo migliorare l’ambiente scolastico garantendo il riscaldamento e ristrutturare l’edificio partendo dai bagni, vorremmo organizzare vari incontri con dei professionisti del settore per informare su determinati argomenti; ci piacerebbe riproporre la giornata dell’arte e tentare di organizzare una giornata per le persone con handicap estendendo la nostra proposta alle scuole elementari e medie. Ci piacerebbe anche collaborare con i rappresentanti degli altri istituti e soprattutto coinvolgere nei nostri progetti anche scuole meno conosciute come quelle di Casale.

 

L’anno scorso era stato proposto di riverniciare gli interni della scuola, cosa pensate a tal proposito?

L’edificio scolastico appartiene alla provincia e quindi non possiamo agire senza il loro consenso e soprattutto ora come ora non possiamo pensare di riverniciare l’intero istituto a causa dei pochi fondi messi a disposizione dalla provincia, ma per adesso potremmo pensare di riverniciare solo le aule messe peggio. Organizzeremo delle raccolte fondi per sistemare la nostra scuola, ma nonostante ciò per ancora qualche anno non si può pensare di riverniciare l’intero edificio.

 

Il ruolo di rappresentante della consulta è stato molte volte sottovalutato, cosa ne pensate?

 Ci piacerebbe far conoscere un po’ di più il nostro compito che ultimamente è stato molto sottovalutato, soprattutto perché abbiamo maggiori possibilità rispetto al singolo istituto in quanto, svolgendo un’attività di confronto tra i vari istituti, siamo degli intermediari tra scuole e province.

 

Vuoi dire qualcosa ai lettori de “Il Piccolo”?

Ai lettori de “Il Piccolo” vogliamo dire che siamo una grande scuola e, grazie all’unione con il Migliara, riusciremo sicuramente a finalizzare molti più obiettivi dando modo di distinguerci.

 

 

                                                                                                                  Riccardo Boveri, 3A afm

                                                                                                                   Marco Baseggio, 3A afm