LEGGI & VINCI FEBBRAIO 2018

Queste sono le pagine che il bisettimanale “Il Piccolo” offre a tutti gli studenti degli istituti superiori di Alessandria, interessati ad analizzare una serie di tematiche relative alla scuola, ai giovani e alla città. Alcuni di noi, già redattori del nostro giornalino, hanno scelto di occuparsene e di far parte del progetto “Giornalisti in alternanza” di cui è responsabile la prof.ssa Fulvia Maldini.

   SEMPRE DI MEGLIO, SEMPRE DI PIU’

 E’ stato chiesto a noi studenti, in veste di rappresentanti della giovane età, cosa vorremmo fosse sempre più presente tra queste pagine. Non è per niente una domanda facile, inducendoci alla ricerca di un punto di incontro: “Il Piccolo” viene letto da moltissime persone, senza una fascia di età specifica, ma non si sa bene per quale motivo, si pensa sempre che l’interessamento di noi giovani sia quasi assente. Non nego che molti di noi trovino altre attività più divertenti, ma forse è proprio per questo motivo che ci hanno posto la sfida... Se gli argomenti trattati sono indirizzati ad un target specifico di persone, automaticamente coloro che non ne fanno parte si sentiranno meno coinvolti. La via di mezzo si può trovare con l’aggiunta di alcuni argomenti di interesse comune, che siano leggermente più orientati verso un pubblico giovanile. E chi potrebbe mai capire la mente di un adolescente, se non l’adolescente stesso?

Le nostre proposte sono state: una bacheca che consigli film e serie tv, il che può sembrare superfluo, ma alcune come The O.C., Grey’s Anatomy, NCIS, Desperate Housewives o Lost hanno fatto grandi record di incassi e sono conosciute a livello internazionale, da grandi e piccini. Si potrebbe dunque consigliare le “new entry” che tra tv e applicazioni varie, hanno spopolato negli ultimi periodi, intrattenendo un pubblico immenso. Tra le più amate da noi sono state scelte Power, The Big Bang Theory, Prison Break, Criminal Minds (per un pubblico non debole di stomaco), Suburra (serie italiana), Stranger Things (originale Netflix) e teniamo sempre uno spazio d’onore per Glee, Pretty Little Liars e Freaks and Geeks... anche se meno recenti, comunque tra le migliori di sempre!

Un’altra proposta sarebbe un maggiore coinvolgimento dello sport al femminile, che di recente è stato un po’ trascurato. Chiaramente lo sport interessa chiunque ne sia appassionato, qualsiasi categoria sia, ma sarebbe bello trattare un po’ di più delle grandi sportive femminili, in modo da catturare anche l’interesse di ragazze e donne annoiate dai frequenti discorsi calcistici, vagamente sessisti, dei propri compagni. Si potrebbe ad esempio trattare delle squadre di calcio femminile favorite per lo scudetto, come la Juventus considerata regina del calciomercato avendo ingaggiato grandi giocatrici da tutta Italia, il Brescia in cui sono state vincitrici della Supercoppa Italiana e la Fiorentina, campionessa della stagione passata con 88 gol fatti e solo 7 subiti. Allo stesso modo, di campionesse sciistiche come Lindsey Vonn, americana di 33 anni tuttora regina incontrastata, l’austriaca Anna Fenninger tornata a gareggiare dopo due stagioni di stop, o anche la grande campionessa italiana Federica Brignone, grande orgoglio per il nostro Paese.

Per di più si potrebbe così aggiungere un punto comune tra lo sport e la cinematografia precedentemente trattata: la nuova serie YouTube “Step Up: High Water”, continuazione della saga di film, in cui si esibiranno i migliori ballerini contemporanei.

Come terza idea avremmo proposto di inserire una bacheca in cui si promuovere idee per il tempo libero, come ad esempio posti frequentati in città, corsi a cui poter partecipare, ristoranti consigliati, attività da poter svolgere, mostre e altre occasioni con prezzi accessibili,  tutto ciò che potrebbe essere un’allettante proposta per un fine settimana alternativo. Chiaramente queste dritte soggettive andrebbero in base all’età, ma se si inserisse un piccolo commento per ogni consiglio, si potrebbe indicare a quale pubblico sia indirizzato e come ci si possa divertire.

Come ultima richiesta andiamo a toccare un argomento di una certa serietà, ovvero la politica. E’ risaputo quanto sia basso il locale tasso di interesse che i ragazzi hanno nei suoi confronti, quanta poca affluenza giovanile sia presente nelle votazioni. Questo è dato dalla generica ignoranza presente nel nostro sistema, in cui i ragazzi non sanno cosa voglia dire scegliere un orientamento piuttosto che un altro. Se nessuno ci spiega in modo oggettivo come vadano le cose, non possiamo dare un nostro parere sincero. Se non ci reputano all’altezza della situazione, automaticamente ci fanno sentire inadeguati e la conseguenza direttamente proporzionale è il nostro disinteresse. Con questo non miro a criticare il nostro sistema, ma semplicemente a richiedere un piccolo aiuto, una spiegazione semplice, con un lessico non troppo forbito, che ci faccia capire su quale strada preferiremmo indirizzarci. Un metodo che sicuramente avrebbe grande divulgazione sarebbe quello di dedicarne uno spazio in questo quotidiano, che riscuote molti lettori. E’ giusto che si pretenda un’affluenza maggiore da parte nostra, quindi perché non aiutarci ad esserne in grado?

Speriamo che queste proposte possano aiutarvi e che non siano richieste eccessive, per venirci incontro realizzandole. Vi ringraziamo per il tempo che ci avete dedicato.

                                                    Dorotea Traversa, IV RIM

 


 

QUANDO GLI EX ALLIEVI SONO TESTIMONIAL

Durante le due giornate di Open Day del Vinci-Migliara, a dicembre e a gennaio, a fianco di docenti ed alunni si sono schierati nel ruolo di testimonial diversi ex allievi dei due Istituti, in collaborazione con l’Associazione “Amici del Vinci”. Hanno ricordato volentieri gli anni della Scuola, ma soprattutto hanno raccontato ai ragazzi di terza media il loro percorso di studio e di lavoro “dopo il Diploma”: dall’imprenditoria alla banca, dalle assicurazioni all’informatica, dalla docenza universitaria all’amministrazione di Enti locali. Ampio anche il ventaglio delle scelte universitarie rappresentate: Economia aziendale, Economia e Management, Giurisprudenza, Scienze politiche, Informatica, Lingue straniere, Matematica, Ingegneria gestionale, Ingegneria Elettronica . Tutti hanno ricordato volentieri quegli anni trasmettendo preziose informazioni ai futuri alunni.

 


VOLONTARIATO VINCI-MIGLIARA

 L'istituto”Vinci-Migliara” non smette di partecipare alle attività di volontariato. Tutto questo perchè gli alunni di questa scuola sono incentivati e motivati dagli stessi insegnanti. Infatti il 10-02.2018 hanno partecipato alla Giornata Nazionale di Racolta del Farmaco. Il bisogno di farmaci riguarda sempre più persone e famiglie. La povertà sanitaria è un’emergenza con la quale siamo costretti a fare i conti quotidianamente. Dal 2000 ogni anno, il secondo sabato di febbraio, in tutta Italia migliaia di volontari sono presenti nelle oltre 3600 farmacie aderenti, e invitano i cittadini a donare farmaci per gli Enti assistenziali della propria città. Gli alunni del “Vinci-Migliara” prestereanno il proprio tempo a questa importante giornata.

Florin Axinia, 5B

 


 

PER NON DIMENTICARE

 Il giorno 26 Gennaio, noi come Istituto “Vinci-Migliara”, ci siamo recati in Piazzetta della Lega per commemorare la Giornata della Memoria insieme a molte altre scuole.

Il tutto ha avuto inizio vicino alla Sinagoga Alessandrina, per poi spostarsi all’interno della piazza, nella quale hanno parlato diverse persone importanti tra cui il Sindaco di Alessandria, l’Assessore Comunale ai Servizi Educativi e Scolastici di Alessandria, il Presidente della Provincia di Alessandria, Paola Vitale in qualità di delegata della Comunità Ebraica di Torino per la Sezione di Alessandria.

Dopo il ricordo delle vittime alessandrine morte a causa della Shoah, ha avuto inizio il corteo che è durato fino al Carro della Memoria situato nei pressi dell’Istituto “Volta” passando per Piazza della Libertà e via Mazzini e proprio noi abbiamo avuto l’incarico di portare in prima fila lo striscione per tutto il tragitto, anche se sotto la pioggia.

Arrivati al Carro abbiamo ascoltato i discorsi di tre alunni di scuole differenti che hanno espresso il loro pensiero riguardo questo giorno molto importante, a seguire c’è stata l’accensione del Braciere della Memoria. Inoltre è stato possibile entrare all’interno del carro e non si poteva fare a meno di sentire l’odore che c’era e veniva da pensare come un uomo potesse stare in quell’inferno in un gruppo di cinquanta o più persone per lunghi giorni senza mangiare, bere, o poter fare i propri bisogni.

Speriamo che il ricordo e la memoria non svaniscano col tempo e che non si ripeta più una tragedia simile ma faccia riflettere le generazioni future.

                                                                                                      Alessio Qarku e Adelin Tiba, 4A afm

 


 

STOP AL BULLISMO

 

Il bullismo è ormai una “malattia” permanente della nostra società, i social network e la scuola sono i due “luoghi” principali in cui si manifestano questi fenomeni di violenza ed esclusione soprattutto nei confronti dei giovanissimi.

Il nostro Istituto ha deciso di affrontare sul serio questo problema perché ritiene che questo sia un fenomeno odioso e assolutamente da arginare e combattere.

In occasione della “Giornata nazionale contro il bullismo” docenti e alunni hanno deciso di focalizzare l’attenzione su questa forma di comportamento che colpisce soprattutto gli individui percepiti come più deboli o “diversi”. Le lezioni e i progetti sono partiti già dal mese di dicembre. Abbiamo parlato in classe del bullismo ma soprattutto del “Safer Internet Day”, evento organizzato dalla Commissione Europea, che si terrà il 7 febbraio, al fine di promuovere un uso più sicuro e corretto della tecnologia soprattutto tra i ragazzi.

Con la professoressa Cristiano, insegnante di francese, in collaborazione con l’associazione culturale e artistica “Il Piccolo Astro”, stiamo organizzando uno spettacolo teatrale su questo tema che si terrà alla fine dell’anno scolastico. La docente, esperta teatrale, ha in serbo uno spettacolo dal titolo chiaro ed eloquente: “Storie di soprusi”. Sarà un excursus, attraverso personaggi della letteratura italiana e non, per riflettere su questo preoccupante problema. Le pagine letterarie verranno, dunque, rilette e rivedute alla luce di questo grande allarme sociale e diventeranno così mezzo pedagogico in grado di parlare ai giovani, facendo scaturire in essi sentimenti di empatia, di immedesimazione o critica rispetto ai protagonisti delle vicende proposte. Lo spettacolo servirà, inoltre, a capire che questo non è un fenomeno solo e specificatamente di oggi e sarà l’occasione per riflettere con più attenzione sugli esclusi della nostra società. L’esperienza teatrale per alcuni di noi rappresenterà l’occasione per esprimere la nostra personalità, collaborare con compagni di altre classi e migliorare la fiducia in noi stessi e negli altri.

Fra le tante attività previste vorremmo segnalare, infine, altri due progetti.

Il primo è un musical che andremo a vedere, organizzato da una compagnia teatrale di Milano. Tale commedia musicale ha l’obiettivo di far riflettere sull’importanza di denunciare il bullismo per poter vincere il panico, il disagio e il senso di disorientamento che troppe volte porta a compiere gesti estremi e disperati).  

Il secondo progetto è forse per noi, della classe I B, il lavoro più originale e impegnativo fra quelli pensati e realizzati. Stiamo preparando, infatti, con il nostro professor Di Tommaso, insegnante di sostegno, un fumetto, ambientato presso il nostro Istituto (con immagini dunque dei luoghi da noi quotidianamente frequentati), che intende essere anche uno strumento didattico a disposizione degli alunni per verificare la loro emotività e le loro emozioni utilizzando una modalità comunicativa a noi gradita. La storia intende mostrare come si possa contrastare questo fenomeno e come le nostre scelte e azioni possano condizionare i responsabili di questi atti ignobili.

Il fumetto verrà poi linkato in una pagina specifica del sito della scuola perché vogliamo che resti come testimonianza attiva del nostro lavoro e perché sia chiaro a tutti, se mai ci fosse il bisogno di ribadirlo, che noi odiamo e condanniamo senza “se” e senza “ma” il bullismo.

 

                                                                                                      Alunni della 1^B Migliara

 


 

 

CIAO CRISTINA

Il 10 novembre scorso è scomparsa la prof.ssa Maria Cristina Carbone. Ѐ stato un grande lutto per tutti quelli che l’hanno conosciuta e per tutta la classe 5^A del Migliara. La professoressa è stata con noi dalla classe prima e per tutti questi anni è sempre stata un punto di riferimento autorevole per gli alunni e gli insegnanti della classe. Abbiamo assistito al progredire della malattia che l’ha colpita e alla sua sofferenza, eppure la prof.ssa Carbone non ci ha mai fatto pesare il dolore che provava, al contrario aveva sempre il sorriso sulle labbra e la voglia di scherzare e ironizzare anche sulla sua malattia. Era una persona speciale, con una personalità forte e un carattere molto determinato. Con la sua preparazione, le sue competenze e il suo entusiasmo per il lavoro che svolgeva, ci stimolava a fare di più ed è stata un esempio di tenacia e di coraggio.  Una delle cose che ci ha colpito di più è stato il suo atteggiamento aperto e interessato agli altri, anche nei momenti più difficili della sua malattia. Per noi è stata sia una guida in ambito scolastico sia un esempio di vita e siamo felici di averla conosciuta e avuta insieme a noi in questi anni.

Gli alunni della classe 5^A Migliara

Ho trascorso cinque anni con la prof. Carbone come, del resto, la maggior parte di noi. Abbiamo condiviso molte esperienze ed emozioni. Non era solo un’insegnante, ma era una di noi, ci ha aiutato e sostenuto anche se qualche volta si divertiva proponendo interrogazioni e verifiche ai professori durante le ore di lezione. Nonostante le discordanze che a volte si sono create ha lasciato un grande vuoto… non ci dimenticheremo di lei. Ha dato la sua vita per stare al nostro fianco ogni giorno e in ogni nostro passo e ci ha visti crescere, litigare, allontanarci e unirci.

Valeria Zamirri 5^A

La prof. Cristina era una di quelle persone che amano la vita e, nonostante le difficoltà che la sua malattia le arrecava, era sempre felice e piena di forza. Non si fermava davanti a nulla, è stata di grande esempio per tutti noi.

Monica Prearo 5^A

La prof. Cristina è sempre stata molto gentile con me e mi ha insegnato tantissimo.

Simona Gabutti 5^A

La prof. è stata una persona  importante nella mia vita perché mi rispecchiavo in lei.

Benedetta Giacchero

 


IO LAVORO

Tra i tantissimistudenti che hanno partcpato il 28 novembre a “IO LAVORO” presso il Disit dell’Università del Piemonte Orientale c’erano anche le classi quinte dell’Istituto “Vinci-Migliara” e le classi terze del corso di qualifica professionale, coordinati dalla prof.ssa Flavia Pini, referente per l’alternanza e dalle prof.sse Marita Cabras e Annalisa Fagnoni. Per loro l’opportunità unica per informarsi e per orientarsi verso le dinamiche del mondo del lavoro, partecipando a workshop, incontrando le aziende e le agenzie del territorio, imparando a redigere il curriculum. Alla manifestazione ha partecipato anche una classe quarta che ha effettuato nella giornata un vero percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, collaborando con l’Informagiovani Alessandria che ha organizzato l’evento insieme all’Agenzia Piemonte Lavoro. La classe IV RIM (relazioni internazionali per il Marketing) del “Vinci” ha infatti svolto un prezioso lavoro di accoglienza e coordinamento indirizzando i visitatori verso gli stand, le aule e i diversi laboratori della sede universitaria. E gli alunni si sono dimostrati all’altezza del compito, tanto da ricevere apprezzamenti di questo tipo da chi ha organizzato l’evento “Alunni molto seri, responsabili, collaborativi, per loro una giornata davvero formativa, per noi un grande sostegno”. Il percorso di Alternanza passa anche attraverso queste esperienze assai formative.       

Gli alunni della IV RIM

 


 

I CAMPIONI DI NUMERI GIOCANO PER LA FINALE

Ritornano all’Istituto Vinci-Migliara, come da tradizione, i Campionati internazionali di Giochi Matematici, organizzati  dal Centro Pristem dell’Università Bocconi. Le iscrizioni sono aperte e si possono effettuare, co-me al solito, on-line, sul sito dell’Università Bocconi (giochimatematici.unibocconi.it), entro il 17 febbraio. Quest’anno le semi-finali si svolgeranno il 17 marzo 2018, a partire dalle 14.30, e la sede è sempre l’Istituto ‘Vinci - Migliara”. I migliori classificati di ogni categoria parteciperanno alla finale nazionale che si terrà a Milano, presso l'Università Bocconi, sabato 12 maggio 2018, ove si procederà alla selezione della squadra che rappresenterà l’Italia alla finale internazionale di fine agosto a Parigi. A partire dal 2002 una parte delle quote di iscrizione sono devolute ad associazioni umanitarie e destinate a progetti di solidarietà. Le diffi-coltà dei quesiti sono calibrate in base alle diverse categorie in gara, che sono cinque: C1 (per gli studenti di prima e seconda media); C2 (per gli studenti di terza media e prima superiore); L1 (per gli studenti di seconda, terza e quarta superiore); L2 (per gli studenti di quinta superiore e biennio universitario); GP(“grande pubblico”: ultimi anni dell’Università e concorrenti “adulti”). Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha inserito i Campionati tra le manifestazione accreditate a partecipare al programma per la valorizzazione delle eccellenze.

 


 

AL VINCI DOMENICO QUIRICO 

Venerdi' prossimo 16 febbraio alle ore 21.00 l'Associazione “Amici del Vinci” organizza una serata da non perdere presso l'Aula magna dell'Istituto: ospite e relatore sarà  Domenico Quirico, inviato de "La Stampa", un giornalista che ha girato il mondo raccontando guerre e rivoluzioni, senza mai fermarsi di fronte al pericolo. Ha descritto Sudan, Libano, Darfur, Uganda,Corno d'Africa, Egitto, Tunisia, Mali, Somalia, Libia, e soprattutto Siria, il luogo in cui è stato rapito e tenuto prigioniero per alcuni mesi nel 2013. E sarà proprio quest'ultima terra martoriata a dare il titolo alla serata di venerdì : "Siria, la guerra infinita" e  ad essere il punto di partenza per un’ampia riflessione sui tanti lati oscuri del mondo. Nella serata, condotta da Antonella Mariotti, giornalista de “La Stampa”, ci saranno anche  immagini sull'argomento, letture a cura di Fulvia Maldini, tratte dalle tante pubblicazioni di Domenico Quirico, e un dialogo aperto con quanti vorranno conoscere da vicino uno dei reporter  più noti del panorama giornalistico italiano.

 


 

        “SOTTO IL CAPPELLO”- INTERVISTA AL CANTAUTORE DADO BARGIONI

COSA L’HA SPINTA A FARE QUESTO LAVORO?

Fin da quando ero piccolo ho sempre avuto la passione per la musica, con uno zio musicista che è stato molto influente per me, ho poi deciso di intraprendere la strada musicale, frequentando le medie al conservatorio, e da lì mi sono subito accorto che i primi rudimenti musicali mi stavano un po’ stretti, ho sempre cercato di scrivere delle cose mie, piuttosto che seguire i componimenti altrui. A 14 anni ho svolto l’esame alla SIAE da lì, riconosco che avrei potuto avere una carriera luminosa, ma per scelte personali non sono andato in grandi città come Roma o Milano per far crescere ancora di più questo mio amore, perchè comunque, un ragazzino che a 14 anni scriveva già, ovviamente non come adesso, di strada ne avrebbe potuta fare. Oltre al cantautore faccio anche il musicoterapista, un lavoro di riabilitazione.

COSA PENSA DI QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IN ALESSANDRIA PER QUANTO RIGUARDA LA BORSALINO?

Partiamo dal presupposto che se mi vedete in giro e soprattutto quando canto porto sempre un cappello, il mio primo Borsalino mi è stato regalato da mio zio, ed è il cappello che indosso nel video della canzone “Sotto il cappello”.

 Per quanto riguarda la Borsalino, seguendo un po’ l’onda e informandomi meglio, la mia domanda principale è: perchè un’azienda in salute è fallita? A parte questo, ovviamente vorrei che la fabbrica rimanesse in Alessandria perchè è un fiore all’occhiello per la città.

QUAL E’ IL MOTIVO PER CUI HA SCRITTO QUESTA CANZONE “SOTTO IL CAPPELLO”?

La canzone in realtà l’ho scritta dieci anni fa per i 150 anni della Borsalino e l’ho presentata ad una festa per quell’occasione. Dopodichè, vista la situazione della fabbrica e la movimentazione di alcuni artisti ho pensato di riproporla. Io personalmente ho deciso di scrivere questa canzone perchè mi faceva piacere farlo per la Borsalino che comunque è importante per noi e per tutta Alessandria.

COME MAI HA DECISO DI FARE APPELLO AD ALTRI MUSICISTI?

Visto che con gli illustratori questa vicenda si è sparsa a macchia d’olio, ho voluto provare ad estendere questa richiesta anche ad altri cantautori, anche se scrivere una canzone non è come disegnare una vignetta.

DI RECENTE, OLTRE ALLA CANZONE PER BORSALINO, HA ANCHE SCRITTO IL NUOVO INNO PER L’ALESSANDRIA CALCIO IN COLLABORAZIONE DI ELISABETTA GAGLIARDI

Questo è un tema scottante : l’Alessandria Calcio ci ha chiesto di scrivere questa canzone non come inno ufficiale ma come canzone per la squadra, per paura delle reazioni degli ultras, perchè molto affezionati all’inno attuale. Infatti se ci fate caso la domenica la fanno sentire due volte, una all’inizio e una alla fine della partita, per farla entare nella testa dei tifosi. Bisogna anche notare che da quando c’è questa canzone la squadra non ha mai perso.

Questa canzone ci è stata commissionata dalla società, loro volevano un uomo e una donna, tutti e due alessandrini per allargare l’immagine del tifoso ormai non più solo maschile.

QUAL E’ IL SUO RAPPORTO CON LA CITTA’?

E’ il rapporto che penso quasi tutti gli alessandrini hanno: un po’ di amore e di odio.

Mi piace che in cinque minuti sei da una parte all’altra della città, un po’ ci si conosce tutti perchè può essere considerato come un paesone, ovviamente con tutti i suoi limiti.

COSA PENSA DELLA MUSICA DEI GIOVANI?

Penso che ci siano tanti bravi giovani che non hanno purtroppo i canali per poter emergere e non è detto che quelli che emergono siano bravi, perchè purtroppo chi decide cosa si ascolta oggi sono la radio o la televisione, quelli che hanno la possibilità di pubblicizzare il prodotto musicale, in realtà il sottobosco musicale dei ragazzi è ricco di persone talentuose che forse adesso stanno venendo fuori perchè sempre più giovani stanno ascoltando quella musica lì e quindi quel fenomeno sta prendendo un po’ più di corda, però poi per emergere ti devi un po’ imbestialire con la musica da classifica: il pop. Una delle cose fondamentali nella musica di oggi è sicuramente l’immagine.

TROVA DELLE DIFFERENZE TRA LA MUSICA DI IERI E DI OGGI?

Trovo che il problema vero sia proprio quello della cultura musicale, oggi purtroppo questo tassello manca, perchè la musica non si insegna neanche a scuola. Una volta era molto più difficile, la musica popolare di una volta era il jazz, lo swing e più si andava avanti, più si semplificava, infatti oggi facciamo fatica a capire la musica di una volta. Oggigiorno è tutto basato su un ritmo importante, deve esserci una melodia orecchiabile nel ritornello e il testo con il passare degli anni ha perso d’importanza. La musica è cambiata.

                                                        Alice Fiorini, Romano Sonia,   3A afm

 


 

OLTRE IL PAESAGGIO - ALLA SCOPERTA DI MARC CHAGALL

La biblioteca civica di Alessandria ha ospitato una piccola mostra a tema natalizio dedicata a Marc Chagall, pittore bielorusso di origini ebraiche, molto legato alla tradizione biblica, considerata da lui come la più grande forma di poesia e arte.

La mostra inaugurata venerdì 22 dicembre dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, è stata il regalo di natale per la città di Alessandria.  Le opere esposte trasmettono un messaggio forte, quello della natalità, e l’invito a guardare oltre l’apparenza.

La mostra è stata inserita in un ambiente color porpora con luci molto soffuse in grado di rendere magico quel momento di stupore e meraviglia che si prova dinnanzi ai quadri del grande pittore, che rappresentavano anche  momenti di felicità, la cui forza era in grado di “staccare” le figure dal suolo come se fossero state in assenza di gravità. Nei quadri di Chagall erano anche raffigurati presentimenti e momenti tristi, a simboleggiare le sofferenze della Shoah. Un significato molto profondo quello che Chagall vuole trasmettere. Il blu era il suo colore predominante, Chagall stesso disse: “la mia anima è blu”.

La mostra era suddivisa in tre zone: la principale dove era possibile ammirare i dipinti ad olio del pittore bielorusso, la seconda dove era presente un piccolo tributo alla fabbrica Borsalino, e la terza, una sala più tecnologica, che univa passato e presente, dando nuova forma e dimensione all’arte e aggiungendo l’interazione umana attraverso la realtà aumentata, in grado di creare stupore per quanto semplice possa essere. Erano presenti in versione digitale alcune vetrate create dallo stesso Chagall, con cui era possibile interagire “rompendole” (un po’ come da piccoli quando si giocava a pallone) e scoprendo con nuovi occhi il paesaggio cittadino alessandrino che si celava dietro esse.

                                                                                Marco Baseggio e Riccardo Boveri, 3A afm

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