Leggi&Vinci Aprile 2018


Queste sono le pagine che il bisettimanale “Il Piccolo” offre a tutti gli studenti degli istituti superiori di Alessandria, interessati ad analizzare una serie di tematiche relative alla scuola, ai giovani e alla città. Alcuni di noi, già redattori del nostro giornalino, hanno scelto di occuparsene e di far parte del progetto “Giornalisti in alternanza” di cui è responsabile la prof.ssa Fulvia Maldini.

Ecco la trascrizione integrale di tutti gli articoli:

 

   DONAZIONE DI SANGUE

 A seguito dell’incontro con i volontari della sezione AVIS di Alessandria, avvenuto presso il nostroIstituto, un gruppo di alunni si è recato presso la sede dell’AVIS per effettuare la donazione di sangue. Per quasi tutti si trattava della prima esperienza e ha ovviamente suscitato un po’ di timore  e di ansia. La cordialità, la competenza e la spontaneità dei volontari, dei medici e delle infermiere che ci hanno accolti hanno fatto sì che tutti siano riusciti a superare la paura iniziale e a compiere questo gesto di solidarietà con grande soddisfazione.       

                                                                                          La redazione

                                                                              


NOI SIAMO ANCHE ALTRO

 Ormai il nome della nostra scuola è sulla bocca di tutti, chiunque parla di noi.

Non però per i nostri premi scolastici o per le opere benefiche o le attività interessanti che costantemente compiamo noi allievi insieme ai nostri docenti. Siamo finiti sulle prime pagine per un episodio sgradevole che ha coinvolto alcuni ragazzi di una prima, a danno di una professoressa. D’altra parte, non sto scrivendo per spiegarvi cosa sia successo, ormai è di dominio pubblico e non voglio entrare nel merito.

Il messaggio che io, insieme agli altri redattori, tengo a trasmettere è quello di provare a cambiare punto di vista, o meglio, di guardare la situazione per intero.

Il nostro istituto ospita all’incirca seicento studenti, di cui molti meritevoli e altri meno, come in ogni scuola; al contempo ha professori che instaurano ottimi rapporti con gli studenti e altri meno… fino a qui nulla di strano, giusto?

E’ presente una redazione del giornalino scolastico che, reputata capace e meritevole da una nostra insegnante che coordina il gruppo, è stata invitata a scrivere articoli come questo su “Il Piccolo”; alcune classi hanno fatto volontariato in associazioni importanti, altri hanno partecipato a concorsi autorevoli in vari ambiti e altre centinaia di studenti vengono semplicemente qui, frequentando le lezioni e costruendo la loro istruzione… di nuovo nulla di particolare, tutto nella norma.

Quindi perché fare di tutta l’erba un fascio? Perché giudicare un intero istituto per un episodio avvenuto in una sola classe? Solo per fare notizia? Vi pare giusto annullare così la nostra dignità? Rovinando l’immagine della scuola? A me non pare proprio corretto. E’ anche da ricordare che ad accorgersi dell’accaduto e ad interromperlo sia stato proprio un ragazzo dell’istituto.

Conosco molti alunni che, come me, si sono sentiti feriti dalle parole dei giornalisti e sono timorosi di quello che potrà essere il futuro del nostro istituto.

Non posso non ripetere che tutte queste condanne a “noi incivili”, siano state causate da neanche un decimo della totalità degli iscritti. Non ho mai sentito di un’intera città che finisca in carcere perché un solo abitante ha commesso un reato…

Il mio obiettivo non è quello di discolpare qualcuno, né tantomeno di accusare chi ci ha denigrati.

La notizia che è trapelata, per come è trapelata, avrebbe fatto rabbrividire chiunque. Chiedo però, a qualunque persona stia leggendo questo articolo, di pensare prima di generalizzare, prima di accusare chiunque abbia scelto di fare parte dell’istituto, da sempre considerato più che qualificato, anzi prestigioso.

Non permettiamo che pochi stolti infanghino il nostro nome, quello della scuola e il nostro potenziale futuro.

NOI SIAMO ANCHE ALTRO

                                                                                                                                                                           

                                                                                                  Dorotea Traversa, 4Rim

 


CICERONI FAI

 

Sabato 24 e domenica 25 marzo si sono svolte le giornate FAI di primavera e anche noi  ragazzi della III B AFM del Vinci, insieme a quelli di IV RIM e IV SIA, abbiamo partecipato al progetto “Apprendisti Ciceroni”. E’ stata un’esperienza molto piacevole esporre la storia di questa “Fortezza militare“ e notare lo stupore della gente nello scoprire così tanti particolari sul patrimonio artistico di questa piccola città, ci ha motivato ancora di più. La visita guidata alla scoperta della Cittadella ha attirato molti turisti provenienti da diverse zone dell’Europa, dimostrando che anche una città come Alessandria può nascondere grandi tesori. La collaborazione tra piu’ componenti ha reso possibile la riuscita del progetto: le professoresse del Vinci, Pini e Barberis, che ci hanno seguito nel progetto,  la vice delegata FAI scuola Clelia Gastaldi che ci ha preparato. Le due giornate FAI di primavera sono state quindi un grande successo. Grazie ad esse il FAI “Fondo Ambiente Italiano” acquisisce sempre più visibilità, oltre ad ottenere anche contributi fondamentali per la ristrutturazione e la manutenzione dei monumenti storici  ancora presenti.

                          

                                     Larissa Burnei, Riccardo Gaglio, Riccardo Baldon, III B

 

 


 

SONO SOLO PAROLE

 

Nel mese di novembre noi ragazzi della 4A afm dell’Istituto “Vinci-Migliara”, ci siamo iscritti al progetto di storia contemporanea del Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Resistenza e Costituzione, che da anni vede anche il coinvolgimento attivo  dell’Istituto Storico della Resistenza di Alessandria, e che prevedeva tre tracce: 70° anno della Costituzione, guerra civile spagnola e il 50° anniversario delle morte di don Milani e della pubblicazione di “Lettera a una professoressa”. Noi abbiamo scelto la terza traccia e abbiamo avuto l’occasione e il piacere di incontrare e conoscere due ex allievi di don Milani, grazie anche all’aiuto dell’Associazione “Amici del Vinci” che ci ha fornito il pulmino per andare a visitare Barbiana. E’ stata un’esperienza emozionante, durante la quale noi alunni e gli ex allievi del priore ci siamo confrontati e abbiamo espresso pensieri e considerazioni sulla scuola di ieri e di oggi. Abbiamo anche intervistato ragazzi e adulti stranieri che frequentano i corsi di alfabetizzazione al Laboratorio Sociale e all’Associazione verso il Kurdistan. Infine abbiamo parlato di alcune esperienze di scuola partecipata come quella del progetto “Mio fratello maggiore” a cui hanno aderito anche alcune allieve del nostro istituto, per aiutare i ragazzi in difficoltà. Nell’elaborazione del progetto siamo stati coordinati dalla nostra professoressa di storia e letteratura Fulvia Maldinim, che ci ha aiutato e incoraggiato nel nostro percorso. Siamo stati molto felici di ricevere la notizia di essere tra i vincitori e di partecipare nei giorni 20-21-22 aprile ad un viaggio premio nei luoghi della memoria alla Risiera di San Sabba e alle Foibe di Basovizza. Seguirà premiazione a Torino. Ne parleremo al salone del libro domenica 13 maggio presso lo stand dell’Università Pegaso online.

            Ioana Gheres, Alessandro Maganza, Gloria Penna, Lorena Popa, Giorgio Stanga, 4A afm

 


 

INFERNOT O PARADISO

 Grazie alla nostra scuola e alla nostra professoressa di lettere Fulvia Maldini che ha coordinato il lavoro, siamo risultati fra i vincitori del concorso “AllenaMenti quotidiani: intervistando s’impara” dell’Osservatorio permanente giovani-editori online, col patrocinio della Fondazione CRT, incentrato sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Nello specifico abbiamo cercato varie strategie da applicare al nostro territorio, per invogliare i giovani a visitare sempre più i musei e gli spazi artistici del proprio territorio, in particolare gli infernot del Monferrato, il museo del cappello Borsalino e la Cittadella, considerati luoghi rappresentativi della nostra zona. La partecipazione al progetto ci ha permesso di visitare la città di Firenze gratuitamente e di conoscere uno spazio artistico prestigioso come il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e intervistare il sovrintendente Chiarot. Abbiamo però riscontrato difficoltà nel cercare le modalità giuste per attirare i nostri coetanei a rendersi conto della bellezza del nostro territorio locale e in generale dell’Italia, anche se abbiamo puntato soprattutto sulla multimedialità, sui prezzi accessibili e sugli eventi musicali. Giovedì 12 aprile siamo andati alla premiazione a Torino e domenica 13 maggio ne parleremo al salone del libro presso lo stand dell’Università Pegaso online.

                                  Alessia Rollino, Irene Nirchio, Xavier Usel, 4A afm

 


  

VOLONTARIATO

 

Quest’anno ci è stata proposta una nuova esperienza di volontariato intrapresa dai giovani detti pony, nelle varie case di riposo di Alessandria per conto dell’AUSER.

Tale associazione ha l’obiettivo di avvicinare due diverse generazioni e promuovere questa iniziativa presso le scuole locali perricercare e reclutare ragazzi volontari interessati ad arricchire la propria esperienza di vita, dedicando parte del loro tempo all’attività del progetto, che da quest’anno conteggia le ore come alternanza scuola-lavoro.

L’assistenza richiesta prevede almeno un incontro settimanale di due o più ore tra il giovane volontario e l’anziano.

L’esperienza assume una duplice valenza: “fornire agli anziani un’assistenza diversa, umana, diretta e utile e, al tempo stesso, consentire ai giovani di inserirsi in maniera diretta nella conoscenza e nell’approccio ai problemi della società che li circonda, arricchendosi, in contemporanea, dell’esperienza e delle testimonianze delle generazioni che gli hanno preceduti”.

Il progetto Pony ci ha dato l’occasione di interessarci a situazioni che prima sottovalutavamo, e abbiamo capito che, pur avendo grandi differenze di età, riusciamo a relazionarci senza difficoltà e soprattutto senza il bisogno di utilizzare lo strumento a noi molto caro: il cellulare.

Prima di iniziare provavamo grande timore e un pizzico di paura perché non conoscevamo assolutamente questa realtà e quelle persone.

Infatti non avevamo mai avuto nessun contatto diretto e personale con questo mondo, che ci appariva quasi totalmente sconosciuto.

Proprio per questo non sapevamo nemmeno cosa potessimo aspettarci, ma dentro di noi speravamo di poter vivere un’esperienza positiva, e ad oggi la stiamo vivendo a pieno.

Vorremmo invitare tutti coloro che ne hanno la possibilità a intraprendere il volontariato, perché decidere di impegnarsi gratuitamente per gli altri può dare una svolta alla vita, sia in campo lavorativo che personale.

 

                                  Alice Fiorini, Giulia Celesia, Imane Khoumrany, Sonia Romano, 3A afm

 

 


INTERESSATEVI DELLA VOSTRA CITTA'

 

 

Intervista a Giovanni Barosini

Sono assessore ai lavori pubblici e mi occupo delle nostre aree verdi dove abbiamo deciso di mettere nei nostri depositi più risorse per farle diventare anche centri di aggregazione, offrendo anche agli animali un libero spazio. C’è però il bisogno di metterle in sicurezza ossia illuminarle nelle ore notturne e recintarle, a causa del vandalismo ormai diffuso che crea degrado urbano.

 “Secondo lei la politica influenza i giovani?”

Io vedo che una risposta da parte dei giovani c’è, perché il parlamento eletto il 04/03/2018 è uno dei parlamenti più giovani come età media rispetto a prima. Io vi dico interessatevi della vostra città e del bene comune, senza aspettare che siano altri a proporre.

“Ci sono progetti per i giovani?”

Stiamo creando degli spazi di aggregazione, di svago e di crescita da mettere a loro disposizione, per esempio all’interno dei giardini Pittaluga stiamo finendo di ristrutturare un edificio al cui interno la nostra società “Costruire Insieme” gestirà il progetto “Idealitù”. Un altro compito  è di favorire progetti che garantiscano loro un futuro, il più scontato è quello di creare sinergia tra università e aziende. Una delle idee è quella di insediare l’università di medicina che darebbe ai giovani l’opportunità di rimanere nella loro città e un maggior rilievo in ambito scientifico all’ospedale e all’ASL e sviluppo per l’intera comunità.

“Cosa pensa dell’alternanza scuola lavoro?”

Penso che non debba essere visto come un dovere, ma come vera formazione. Le aziende lo devono vivere con maggior rispetto nei confronti dei giovani e delle istituzioni che le finanziano. I giovani da questa esperienza devono uscirne con un arricchimento sia culturale sia specifico, quindi bisogna trovare degli strumenti per far in modo che anche le aziende investano e non lo vedano come un peso.

“Che sfida lancerebbe ai giovani?”

La sfida più difficile, ma sostanziale, è quella di elevare lo spirito civico, come “soci azionistici”. Ognuno deve sentirsi proprietario di un pezzo di questa città e curarla come se fosse proprietà privata.  I giovani sono quelli che danno impulsi, devono occuparsi di politica e se non lo fanno “la politica si occuperà di loro”. Io penso che valga la pena di partecipare alla vita politico-amministrativa della propria città. Bisogna pretendere di entrare a condividere le scelte che coinvolgano un po’ tutti. Le nostre istituzioni hanno perso un po’ credibilità e quando ciò accade si ha un abbassamento del tasso civico che ora bisognerebbe elevare.

“Ha un appello da fare?”

Chi ama Alessandria si metta a disposizione, ma non bisogna aspettare. Si ha bisogno di aiuto, le istituzioni da sole non ce la fanno. C’è bisogno del singolo cittadino, ma anche delle associazioni.

Possiamo farlo anche attraverso le nuove modalità comunicative, in cui tutto è più immediato e trasparente.

 

 Giulia Celesia, Imane            Khoumrany, 3A afm

 

 


 

"AMICI DEL VINCI" SEMPRE A FIANCO DELLA SCUOLA

  

I temi economici con il prof. Carluccio Bianchi; gli ex allievi per l'Orientamento; la tragedia della guerra in Siria raccontata da un giornalista del calibro di Domenico Quirico; i tanti ricordi di Marco Neirotti in "Quelle serate  con Fabrizio De Andre' ";  "Diritto e  Tecnologia, evoluzione o rivoluzione?" nell'ultima serata della settimana scorsa con gli avvocati Camillo Sacchetto, Fabio Montalcini , Gabriele Carazza e il dott.Jacopo Dirutigliano; a maggio la presentazione di un libro sul filosofo Norberto Bobbio . Tante iniziative, convegni, incontri , un programma particolarmente vario ed interessante  quest'anno per l'Associazione Amici del Vinci che e' sempre a fianco della scuola per arricchire l'offerta formativa. Ed poi  il sostegno ad alcune progettualita' (Alternanza scuola-lavoro, Orientamento, FAI, Giochi Matematici, Educazione alla salute Educazione stradale , Scacchi, Attivita' sportive ) e la premiazione alla fine dell'anno degli alunni che si sono distinti durante l'anno scolastico .

 

                                             La redazione

 


 

LAUREA

Vedere la mia amica con la corona d’alloro e la tesi in mano mi ha emozionata! Ho ripensato subito a quanto mi sentivo bene qualche mese prima alla mia laurea e alle lacrime di gioia dei miei genitori.  Raggiungere questo traguardo dà una grossa soddisfazione, si sente di avere un titolo che valga veramente qualcosa. "Comunicazione inter-culturale", titolo della tesi “Di che razza stiamo parlando?”. Penso che la mia amica Caterina Giacalone non avrebbe potuto scegliere un corso più adatto a lei. Continuare lo studio e avere successo nella carriera universitaria è una fierezza non solo per noi e per i nostri genitori, ma anche per il nostro ex istituto “Vinci” ed i nostri ex professori, che ci hanno dato una formazione adeguata al mondo universitario.

                                                                                                                   Assia Sahli

 


 

        QUARTO POTERE E SETTIMA ARTE: GIOVANI-STAMPA-CINEMA

 Il 25° convegno interregionale della stampa studentesca avvenuto il 13 Marzo al UCI Cinema Pioltello(MI) è rimasto impresso nei cuori di 400 redattori provenienti da 39 istituti del Nord Italia tra cui anche l'Istituto Vinci-Migliara. Il convegno si è presentato come un'esperienza utile per noi ragazzi. I principi della manifestazione sono stati le caratteristiche E l'importanza della stampa e del cinema per i giovani. L’evento ha ospitato il giornalista Marco De Poli, storico  redattore della “Zanzara”, giornale del Liceo Parini di Milano. Sua la firma dell’articolo “Che cosa pensano le donne?” inchiesta-scandalo svolta  quando era  ancora diciottenne, che  destò scalpore negli anni ’60, con interrogazioni in Parlamento e articoli sui quotidiani di tutto il mondo. Come ex redattore di un giornale studentesco, ha invitato i presenti a essere sempre curiosi rispetto alla realtà sociale che ci circonda e ad essere coerenti nell’impegno, “la penna è un’arma, deve poter aprire gli occhi alle coscienze”. Erano anche ospiti: Giovanni Covini, regista, sceneggiatore e docente alla Scuola di Cinema, Silvia Motta, giornalista televisiva di Rai 3, Barbara Sorrentini, giornalista radiofonica di Radio Popolare. Tutto ciò ha offerto molti  spunti su cui discutere nelle varie Commissioni di lavoro, che sono un’occasione molto apprezzata di dibattito e di  confronto. A conclusione dell’intensa mattinata, il “baratto delle cose e delle idee”, ovvero l’esposizione e lo scambio dei diversi giornalini  scolastici ha permesso ulteriori confronti. Nelle commisssioni sono state trattate domande del genere: I giovani che rapporto hanno con il cinema? Il cinema può essere interpretato come una forma d'arte o un prodotto commerciale? Il giornale studentesco può essere un'espressione dell'impegno giovananile. Alla fine è emersa un'unica risposta: sicuramente i giovani imparano a formarsi e a incrementare le proprie abilità d’attori o registi, ma essere attori dev’essere inteso come passione e allora non si reciterà ma si vivrà il personaggio, così come il giornalista deve avere un pensiero e sapere esprimerlo, quindi conta anche la cosiddetta arte della scrittura, che trasmette la passione in un’emozione condivisa. Gli stessi temi, oltre alle serie TV, erano stati trattati durante Alessandria Film Festival all’Associazione Cultura e Sviluppo, a cui alcuni di noi hanno partecipato il 3 marzo 2018.

                                                           Florin Axinia, 5B Migliara

 


 

GITA A BUDAPEST 2018

  Dal giorno 19 al giorno 24 le classi del triennio dell’Istituto Vinci-Migliara si sono recate a Budapest per la consueta gita scolastica annuale. Il primo giorno, tra abbracci, emozione e saluti alle rispettive famiglie, ci siamo sistemati sul fantastico pullman a due piani pronti per affrontare il viaggio parso davvero interminabile. Dopo ore e ore siamo giunti finalmente a Lubiana, dove abbiamo fatto una visita guidata del centro della bellissima cittadina. Subito dopo abbiamo ripreso il nostro viaggio. Il mattino dopo, la sveglia purtroppo è suonata troppo presto e ci siamo messi in viaggio per raggiungere finalmente Budapest. A pranzo abbiamo fatto una sosta in un suggestivo paesino che sembrava disegnato e abbiamo pranzato in un ristorantino con una bellissima vista sul paese. Ci siamo poi fermati in un grandissimo parco con un laghetto perfetto per scattare qualche foto ricordo per poi ripartire subito. Il mattino dopo abbiamo visitato il famosissimo mercato coperto di Budapest, avendo poi del tempo libero. Nel pomeriggio abbiamo visitato il magnifico Bastione dei Pescatori e la rispettiva chiesa fermandoci per scattare le solite foto di gruppo, dopo abbiamo visitato un pub molto originale e curioso, per poi metterci in viaggio verso l’hotel poiché alla sera ci sarebbe spettata la cena fuori in un ristorante e poi un suggestivo giro in battello sul Danubio. Il quarto giorno ci siamo svegliati consapevoli che sarebbe stato l’ultimo da viverci a pieno e con grandi aspettative e emozione, ci siamo diretti in una piccola cittadina per il pranzo per poi ripartire in direzione di Budapest, dove abbiamo avuto tutto il pomeriggio libero per lo shopping nelle bellissime vie del centro della città. Subito dopo abbiamo cenato in un ristorante tipico ungherese, poi siamo tornati in hotel per un’ultima ritoccata e ci siamo finalmente diretti in discoteca, che forse è stata la parte più divertente di tutta la gita. Siamo tornati in hotel, consapevoli del fatto che di lì a poco tutto sarebbe finito. Al nostro risveglio, il pullman già ci stava aspettando diretti di nuovo in Alessandria: tra chiacchiere, musica e scherzi ogni minuto che passava ci faceva ricordare che tutto stava finendo….           

                                                                                              Sara Risciglione, 4RIM

 


 

APPRENDISTATO

 Vorrei raccontarvi la mia esperienza per quanto riguarda l'apprendistato alternanza scuola-lavoro che mi accompagnerà fino al raggiungimento del diploma. Grazie all'istituto IIS VINCI-MIGLIARA mi è stato possibile partecipare a questo nuovo progetto di apprendistato duale, cioè un modello di formazione alternata fra scuola e lavoro di cui si parla molto ultimamente: è un contratto di lavoro a tempo indeterminato, finalizzato alla formazione e all’occupazione giovanile, che prevede un successivo apprendistato professionalizzante dopo il diploma, per una qualificazione ai fini contrattuali.

In pratica, in accordo con la scuola e con la mia Tutor scolastica prof.ssa Lucia Cavallero, sono occupata in uno studio commercialista e due volte alla settimana, anziché effettuare le lezioni in classe, le svolgo in ufficio. Questo mi permette di avere già un approccio concreto nel mondo del lavoro. Durante le ore trascorse in ufficio faccio pratica, affiancata dalla consulente, Tutor aziendale, dott.ssa Paola Massari.

Credo che quest'opportunità sia un punto favorevole per i giovani d'oggi che come me in futuro cercheranno un lavoro effettivo e duraturo.

                                                                    

                                                                       ALESSIA GARDIN, 4 RIM

 


 

GITA AL VITTORIALE

 Spazio immenso dove l’atmosfera ti faceva venire voglia di tornare indietro nel tempo, D’Annunzio e la sua vita ci ha incuriosito molto e aver avuto la possibilità di poter visitare la sua immensa casa ci ha fatto capire molto delle sue opere.                  

Il grandissimo esteta italiano D’Annunzio è riuscito a trasformare la sua dimora “Il Vittoriale degli italiani” in una sua grande opera d’arte. La sua casa è il suo specchio: colmo di decorazioni, fantastice opere d’arte e oggetti provenienti da ogni parte del mondo, anche l’esterno della casa, il suo grandissimo giardino con nascoste centinaia anzi miliardi di sorprese. D’Annunzio con il suo egocentrismo e il suo credersi superuomo ha superato ogni limite ma ha comunque lasciato il segno nella storia italiana.

Siamo tutti partiti con l’idea “saltiamo una giornata di scuola e siamo anche giustificati” per arrivare a ricordare quella giornata come un’esperienza unica. Nessuno si sarebbe mai aspettato che dei ragazzi riuscissero, in quel modo, ad immergersi nella vita di un poeta. Quel giardino immenso che si affacciava sul lago che, pur essendo enorme, ha suscitato in noi la voglia di continuare a girare per scoprire le bellezze di quel posto. Per non parlare dell’entrata in quella casa piena di piccoli particolari e di significati simbolici, ha lasciato noi ragazzi non senza parole ma pieni di domande. Tante domande alle quali siamo riusciti a dar risposta. E quella risposta che tutti noi ci siamo protati a casa come grande ricordo.

                            Arianna Peluso, Francesca Napoli, Benedetta Nardin, 5B afm

 


NON UNA DI MENO

 

Abbiamo incontrato alcune ragazze di NON UNA DI MENO, movimento nato in Italia due anni fa e attivo in più di 70 paesi del mondo a tutela delle donne di ogni categoria ed etnia, che apre le porte ad un percorso verso la parità di genere. La donna in tutti i paesi, anche quelli che amiamo definire più “avanti”, è spesso sottoposta a un trattamento meno privilegiato di quello dell’uomo: l’inferiorità a livello economico è ormai un dato alla conoscenza di tutti e, nonostante le numerose azioni femministe dirette a contrastare la discriminazione e ad innescare meccanismi di tutela del sesso femminile, le disuguaglianze sono ancora evidenti. Questione centrale quella economica come strumento di emancipazione e autonomia, diritto alla salute e al benessere. Rispetto a ME.DEA, che si occupa soprattutto di gravi casi di violenza domestica, il movimento è quindi aperto anche ad altre molteplici tematiche ed è un percorso di sensibilizzazione al sociale. La violenza di genere si manifesta sotto mille forme tra cui il precariato, la solitudine che spesso le donne vivono, tanto che si è sentita l’esigenza di movimenti “dal basso” come il COLIBRI’,  che ha costruito una rete per sostenere chi ha bisogno attraverso il microcredito o altre attività di condivisione. Recentemente NON UNA DI MENO si è mobilitata per ottenere anche una CASA DELLE DONNE e questo fa risorgere le speranze per tutte le donne che hanno perso ogni visione positiva per il loro futuro. Tale progetto è rivolto a costruire uno spazio di produzione culturale e di pensiero, con eventuali sportelli per rispondere alle esigenze sanitarie, economiche e contro le discriminazioni, dove le competenze siano diverse ma si possa collaborare a livello trasversale. Scelta di campo chiedere all’amministrazione comunale perché si faccia carico di questa esigenza. Nella futura casa si potrà trasferire l’archivio storico delle donne di Maria Teresa Gavazza e si sta contemporaneamente lavorando per ampliare la toponomastica femminile. Prossimi incontri il 21 aprile alla Taglieria del Pelo, anche per un aggiornamento rispetto alle firme raccolte.

 

                                                                        Iman Aabya, Hilary Joaquin Rodriguez, 5RIM